Spumante Pas Dosé, D'Araprì - Calendario dell'Avvento, giorno 10
Una bollicina da una zona forse atipica ma ricca di qualità, ci accompagna nella decima giornata del nostro Calendario dell'Avvento... Una realtà che apprezziamo molto, quella di D'Araprì in Puglia...

Lo spumante di San Severo, in Puglia: luogo magico, cantina affascinante
Con la bottiglia di oggi torniamo in un luogo a noi molto caro, di cui avevamo già avuto modo di parlare non molto tempo fa per una degustazione.
Abbiamo così deciso di inserire il Pas Dosé di d'Araprì anche nella selezione di bottiglie del Calendario dell'Avvento, ricordando l'ultima visita in cantina che gli abbiamo dedicato pochi mesi fa, in estate.
Una visita che ci ha confermato prima di tutto il meraviglioso territorio che è la Capitanata pugliese, ovvero quella fascia di terra nel nord della Puglia che corrisponde all'incirca alla provincia di Foggia.
San Severo, in particolare, si trova a nord del capoluogo di provincia, e si incastona in un'areale protetto e riparato da piogge e umidità, caratterizzato poi da lievi pendenze e costante ventilazione. Siamo infatti vicino al mare, ma al tempo stesso protetti da una parte dal Promontorio del Gargano a est, e dai monti della Majella a ovest.

La cantina nasce nell'ormai lontano 1979, in un momento in cui forse era ancora più impensabile la possibilità di produrre spumanti di qualità in Puglia, nel Sud Italia.
Tre compagni di vita si uniscono così in questa impresa, Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore, e dalle iniziale dei tre cognomi nasce il marchio D'Araprì.
Ad oggi, nel 2020 (ma già da qualche tempo ormai) troviamo in cantina anche la generazione successiva, e salutiamo con grande affetto la cara Anna d'Amico, figlia di Girolamo. Una persona gentile, educata ed estremamente competente in tutti gli aspetti, che ci ha fatto da guida e ci ha permesso di apprezzare così tanto i loro vini.
Aspetto da non sottovalutare, la Cantina D'Araprì è da sempre dedita esclusivamente alla produzione di spumanti secondo il Metodo Classico, ossia con lunghe rifermentazioni direttamente in bottiglia. Bottiglie che riposano per decine di mesi nelle loro cantine, comodamente adagiate in attesa del loro momento.

Metodo Classico Pas Dosè D'Araprì, bollicina d'eccezione
Queste decine di mesi si concretizzano in un minimo di 30 per quanto riguarda il Pas Dosè. Tanto serve perché i lieviti della seconda fermentazione, che avviene nelle stesse bottiglie che verranno poi messe in commercio, svolgano il loro lavoro: prima di fermentazione, e successivamente di autolisi.
Al vitigno Bombino Bianco, tipico della Puglia ma riscontrabile anche in altre regioni del mezzogiorno italiano (fino ad arrivare all'Emilia - Romagna, in realtà), si affianca anche il Pinot Nero. Un connubio quantomeno atipico e curioso, che a un vitigno internazionale tra i più famosi al mondo lega un vitigno autoctono.
Il risultato è uno spumante di grande freschezza, bella bevibilità e piacevole densità in bocca. A livello organolettico spiccano sentori di piccola pasticceria, derivanti dall'autolisi dei lieviti in sospensione nel vino durante la seconda fermentazione, a cui si aggiungono piacevoli note vegetali e sfumature di frutta fresca, tra cui la più chiara è quella dell'albicocca.
Un vino pieno e completo, che di sapidità ed eleganza fa i suoi cavalli di battaglia e non teme abbinamenti arditi e aperitivi intensivi.
Vi abbiamo incuriosito? Il Pas Dosè di D'Araprì è il decimo vino del nostro Calendario dell'Avvento 2020, in attesa del particolare Natale che ci aspetta quest'anno.
Siete ancora in tempo per acquistare l'intero pacchetto di degustazione a un prezzo speciale, scontato del 15%: sarà un vero piacere continuare a parlarvi dei nostri vini, e del nostro legame con essi!