In un momento di generale stallo del settore, riprendiamo la riflessione sul ruolo dell'Enoteca sollecitata dal noto giornalista Alessandro Torcoli, e proviamo a dire la nostra - parlando di storie, significati, comunicazione del Vino con la V maiuscola
Riflessione sul Vino come mondo immateriale di significati
Riflettere sul senso dell'Enoteca, per un'enoteca come noi, potrebbe sembrare quasi straniante. Un esercizio di stile, oppure una banale trovata pubblicitaria. Crediamo invece di poter fare un passetto in più, un saltello più in là , o perlomeno ci proviamo.
L'articolo scritto qualche giorno fa da Alessandro Torcoli su Civiltà del Bere ci ha imposto questa riflessione, complice anche un maggior tempo libero a disposizione - da sfruttare per migliorare il nostro operato, s'intende.
Noi siamo a Parma dall'ormai "lontano" 1995, e fin da subito abbiamo cercato di essere un luogo diverso dal semplice negozio/bottega. Certo, abbiamo sempre avuto la cucina e il Ristorante vero e proprio, con servizio ristorativo anche in Enoteca, ma non è questo ciò che intendiamo.
Per noi il Vino è sempre stato prima di tutto Passione, in tutti i sensi. Cioè un mondo immateriale composto da storie, persone, etiche, territori, geografia, fotografie, arte, e molto altro ancora. Un mondo che ci fa battere il cuore ogni volta che ne parliamo, che lo accresciamo scambiandoci ulteriori storie, visitando un produttore o leggendo un libro. Un mondo la cui conoscenza abbiamo sempre cercato di trasmettere a chiunque abbia varcato la soglia del nostro ingresso.
Il Vino, per noi, è anche comunicazione di storie, di significati, di senso.
Il Vino, per noi, è un mondo di storie da comunicare
Scomodiamo per un istante il grande psicologo culturale Jerome Bruner che, nel suo libro "La Fabbrica delle Storie" (in cui non parla di vino, ndr), analizza i meccanismi attraverso cui la strutturazione della realtà collettiva avviene attraverso l'utilizzo delle storie, intese come meccanismi narrativi. I discorsi, i significati condivisi, i messaggi scambiati tra due o più persone, anche le chiacchiere insomma, concorrono tutti alla definizione della realtà , di una realtà condivisa. Che può crearsi anche attorno al Vino.
Ecco allora che tutto quel mondo immateriale attorno al Vino non è più "inesistente", ma aleggia nell'aria quando ne parliamo. Aiutati magari da una fotografia, dalla cartina di una denominazione, da tutto ciò che nei nostri ricordi abbiamo di quel vino specifico, del suo produttore o del territorio di cui parliamo.
Le nostre parole danno concretezza e così arricchiscono il Vino di nuovo significato.
Il nostro obiettivo è sempre stato, quindi, quello di creare una Casa per queste storie, e di permettere ai nostri clienti, visitatori, ospiti, di sedersi e usufruirne, vivendole e contribuendo a crearne di nuove con le proprie serate.
È questione di empatia, non di tecnicismo
Il linguaggio con cui si parla di vino è spesso un tasto dolente, e spesso agli appassionati alle prime armi sembra un ostacolo troppo grande, un muro invalicabile - dalla cui cima, si pensa, gli operatori del settore (sommelier e così via) guardino con disappunto chi sta più in basso. Crediamo che non ci sia niente di più sbagliato, non è questo il senso della nostra passione.
Parlare di vino deve sempre significare comunicare qualcosa in maniera semplice, immediata, senza menate varie, con l'obiettivo di rendere fruibile un calice di vino a chi ne manifesta il desiderio. A chi ha questo desiderio, e non certo a chi non ne ha interesse: siamo qui per tutti, non solo per i più appassionati.
Ed è solo così che potremo stuzzicare curiosità , scintille di interesse negli occhi dei nostri interlocutori. Ricordiamo con piacere, per rispondere alle righe di Alessandro, un episodio di pochissimi giorni fa per un asporto: una cliente che doveva abbinare un tartufo, lei appassionata di Nebbiolo, a cui abbiamo parlato di "un'altra via al Nebbiolo", cioè quello del Nord Piemonte. E per fare un parallelismo tra territori "a nord", abbiamo anche proposto un Pinot Noir dalla Côte d'Auxerre, in Alta Borgogna. Entrando in sintonia, in empatia con lei, e senza scomodare tecnicismi abbiamo trasmesso un qualcosa di diverso e sconosciuto - con sua felicità .
Felicità che è anche nostra, perché il nostro lavoro è la nostra Passione.
Internet, e-commerce e il vino: non è così semplice
Non siamo però d'accordo su un punto, e proponiamo una diversa visione. Riteniamo semplicistico inquadrare gli e-commerce e il vino su internet come freddo e impersonale.
Enoteca, nella sua etimologia greca e latina, significa "deposito del vino", che per noi è anche un mondo immateriale di storie, cultura e conoscenza. Un mondo immateriale che può - e oggi per noi deve - essere fruibile anche in digitale. Nulla potrà mai sostituire il contatto umano, lo sappiamo. Tuttavia, le possibilità di comunicazione digitale sono enormi anche per un'enoteca. I nostri interlocutori hanno così la possibilità di informarsi, farsi un'idea attraverso il web e poi approfondire in loco, magari con la stessa persona che quelle nozioni le ha scritte sul suo sito web. Noi, Ombre Rosse, su questo sito non siamo propriamente un e-commerce. E non ci spaventano certi i nostri colleghi che invece lo sono. Siamo piuttosto, ancora una volta, una Casa per informazioni e storie sul vino in digitale. Vogliamo esserlo e stiamo lavorando per diventarlo sempre di più. È un progetto in divenire, questo che stiamo portando avanti: digitalizzando parte delle nostre conoscenze, con un grande lavoro di passione, ricerca, fatica digitale, vorremmo rendere almeno parte della nostra Casa disponibile nei computer e negli smartphone dei nostri amici clienti, e farci conoscere da nuovi ancora - che presto potranno venire a trovarci perché magari hanno scoperto, per fare un'esempio, che in cantina abbiamo un'ampia e interessante selezione di Barolo (fruibile a questo link).
Il ruolo dell'Enoteca, quello di contenitore di Storie e Passione, oltre che di "semplici" bottiglie, non finirà certo con questa crisi che stiamo vivendo. Semmai, ne siamo certi, si evolverà e diventerà ancora più importante. Noi lavoriamo verso questa direzione, e scusateci se per farlo passiamo per bastian contrari.
Con vinoso affetto, Il Team di Ombre Rosse
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